Cockaigne
Lontano da qua esiste un Paese chiamato Cuccagna . In questo luogo vi è ogni leccornia e i paesaggi sono plasmati da cibi succulenti. Un bel giorno questo sogno è diventato realtà. Non serve raggiungere un’isola lontana per avere cibo in abbondanza. Gli alberi carichi di frutti , i laghi di ricotta e le staccionate di salsiccia dell’ideale di cuccagna sono entrati nella realtà in banchi del supermercato declinati in infinite possiblità di abbondanza , a cui l’uomo contemporaneo ha facilmente accesso.
Se l’abbondanza si è realizzata, uscendo dalla dimensione onirica che il sogno ad occhi aperti della cuccagna è stato per secoli, che cosa è il sogno dell’uomo contemporaneo che non si misura con la fame nel quotidiano e che è consapevole che l’eccesso alimentare implica dei fattori, che nuocciono alla terra su cui camminiamo? Forse sogna una landa di selezionati alimenti, dove escludere è più importante di includere.
Sculture copiate dalla natura con fori per enfatizzare l’interno, quadri in cui il colore segnala la riduzione a cui si aspira , desideri e confronto con la realtà di cui violenza e inclinazioni umane fanno parte , costellano l’universo della cuccagna in un progetto che unisce due medium per veicolare lo stesso messaggio: la consapevolezza plasma la cuccagna di selezione dell’uomo contemporaneo.