Hybrid Creatures. Reframing the Cyborg
BA Major Design – Graduation Project
2020.1
The word ‘cyborg’ is short for ‘cybernetic organism’: a being with both organic and technological components, these artificial parts extending its abilities beyond usual human limitations. Cyborgs are often considered to be pure science fiction—but we are already cyborgs. Every technology is an extension of the self and of the body.
Our current interaction, integration and interdependence with technology connect the body and machine in an invisible (yet increasingly intimate) way, raising questions about the boundaries implicit in this relationship.
This thesis explores the contemporary cyborg and its visual imagery. In an online installation comprised of video, image and text, our current understanding of the term is challenged and our body-technology relationships are made visible. Through each video’s individual narrative structure and collaboration among the webpage’s layers, the project seeks to question and redefine our understanding of the word ‘cyborg’—no longer limited to science fiction or a distant future, but instead an actuality of our individual, contemporary, everyday realities.
La parola “cyborg” è l’abbreviazione di “cybernetic organism”: un essere con componenti sia organiche che tecnologiche, le cui parti artificiali permetto un aumento delle capacità oltre ai normali limiti umani. I cyborg sono spesso considerati pura fantascienza, ma noi siamo già cyborg. Ogni tecnologia è un’estensione del sé e del corpo. La nostra attuale interazione, integrazione e interdipendenza con la tecnologia collegano il corpo e la macchina in modo invisibile ma sempre più intimo, sollevando domande sui confini che nascono da questa relazione.
Questa tesi esplora il cyborg contemporaneo e l’immaginario visivo che lo caratterizza.
In un’installazione web composta di video, immagine e testo, la nostra attuale comprensione del termine è messa in discussione e le nostre relazioni corpo-tecnologia vengono rese visibili. Attraverso la struttura narrativa individuale di ogni video e la collaborazione tra livelli nella pagina web, il progetto cerca di mettere in discussione e ridefinire la nostra comprensione della parola ‘cyborg’—non più limitata alla fantascienza o a un futuro lontano, ma piuttosto all’attualità delle nostre realtà individuali, contemporanee e quotidiane.