Oracolo terrestre

L’uomo è da sempre ossessionato dalla predizione del futuro. La storia, dall’antica Grecia alla Cina imperiale è costellata da pratiche di divinazione e da figure dedite alla ricerca di segni per anticipare il tempo a venire. Tra gli strumenti divinatori più po- polari dall’età moderna fino ad oggi figurano i tarocchi, un mazzo di settantotto carte che incanalano millenni di riferimenti religiosi, culturali, numerologici. Le carte hanno un potenziale narrativo, basato sulla loro iconografia e la combinatorietà. Non a caso, nei secoli sono state utilizzate come cornice letteraria da autori, da Petrarca a Calvino. In Oracolo terrestre, il potenziale narrativo e predittivo dei tarocchi è messo in relazione con un problema urgente del nostro tempo, quello del cambiamento climatico: il progetto si confronta con la possibilità di sviluppare una profezia per la Terra e per l’umanità.

Il progetto usa l’invenzione narrativa della cartomanzia per speculare, in maniera iperbolica e fantastica, sul futuro del pianeta e della nostra specie a partire da dati e analisi scientifiche dell’odierna crisi climatica: una specie aliena, insospettita dall’osservazione di stani presagi astronomici, tenta di capire cosa sta accadendo sulla Terra mediante un mazzo di tarocchi extraterrestri. Ne conseguono sedici Oracoli, i quali profetizzano il futuro del pianeta e delle sfide umane nell’epoca dei problemi ambientali. Oracolo terrestre è un progetto all’incrocio tra esoterismo e scienza. E’ un artefatto editoriale che si compone di due parti comunicanti: la prima è il libro dei racconti illustrati, mentre la seconda è il mazzo de I tarocchi di Vulcano.