PaBlö – From game to didactics
BA Major Design – Graduation Project
2019.3
Analysing some alternative didactic methodologies, such as the Montessori and the Cooperative Learning, among others, it is possible to identify the pedagogical choices that better meet the educational needs of a child compared to those offered by schools today.
During my research I was able to verify how play can be a valid learning tool, even in its most modern version, the video game. Indeed, in this historical moment technology is often considered as an obstacle to learning and socialization, and not perceived, instead, as a possible support for interacting and teaching.
It’s a transient border: our society on the one hand pushes for a new type of cooperation, in which technology plays the role of mediator, but on the other hand condemns its use.
How can a right balance be found between the individual use of the technological medium and an application that favours cooperation and learning?
Analysing the South Tyrolean school context, I decided to focus on the learning of the second language, studying how the technological means can become the mediator between these two dimensions, without obscuring the figure of the teacher but rather collaborating with it.
The results of my research are expressed in PaBlö, a pedagogical-didactic support that aims to help the child and is at the same time a means of interaction within a group.
Dall’analisi di metodologie didattiche alternative, quali quella montessoriana, del Cooperative learning ed altre, risulta possibile individuare scelte pedagogiche maggiormente aderenti ai bisogni educativi del bambino rispetto a quelle offerte dalla scuola di oggi.
Durante la mia ricerca ho potuto verificare come il gioco possa essere un valido strumento di apprendimento, anche nella sua declinazione più moderna del videogame. In questo momento storico la tecnologia viene spesso considerata un ostacolo all’apprendimento e alla socializzazione, e non percepita, invece, come un possibile supporto all’interazione e alla didattica.
Si tratta di un confine labile: la nostra società da un lato spinge per un nuovo tipo di cooperazione, nel quale la tecnologia assolve al ruolo di mediatore, ma dall’altro ne condanna l’utilizzo.
Come si può trovare un equilibrio fra l’uso individuale del mezzo tecnologico e un’applicazione che favorisca la cooperazione e l’apprendimento?
Analizzando il contesto scolastico altoatesino ho deciso di concentrarmi sull’apprendimento della seconda lingua, studiando come il mezzo tecnologico possa diventare il mediatore fra esigenze didattiche e collaborative, non oscurando la figura dell’insegnante, ma collaborando con essa.
Il risultato della mia ricerca è PaBlö, un supporto pedagogico-didattico di sostegno al bambino e contemporaneamente mezzo di interazione all’interno del gruppo.