Human Fruits

Auricchio Carmine, Baldassari Matilde, Sabrina Mandelli, Anna Böger

Human Fruits (2021); plastic bags, saliva, hair, nails, teeth; video piece

Italiano

La natura è la produttrice per eccellenza, ed è in qualche modo sottoposta a quelle che invece sono le nostre decisioni.
Esseri sterili, cioè non produttori.
La natura produttrice, vittima; noi che dipendiamo in realtà completamente dalla natura siamo invece i Täter.
Prima dicevamo del letto, delle cose che lasciamo sul letto. Possiamo cambiare prospettiva e semplicemente accumulare tutte queste cose e metterle in un contesto.
Benvenuto al mercato contadino dell’uomo, capito?
Attuiamo su questo mondo senza non so avere di fatto, abbiamo solo le capacità di farlo non ne abbiamo i poteri.
Like the plastic bag is the evidence, oh okay, because it’s something that’s actually like doing harm to the environment, yeah yeah because that’s the connection to nature, humans.
Tipo dire questo è il prodotto, il prodotto di Matilde Mhsggvksuygc capito? The harm di Matilde alla natura. Questo è l’harm di…
Quanto ci laviamo la faccia invece di farlo nel lavandino prendiamo una roba, ci laviamo la faccia lì e tutto quello che gocciola lo conserviamo.
Però lì poi entra in gioco un altro agente, eh si lo so un altro agente però… Quale altro agente? L’acqua, quello dell’acqua stessa.
Tutte le forme di creazione.
La plastica, la plastica, lastra di plastica. Yeah, mh? Però non è troppa plastica poi?
È la relazione produttiva tra natura e uomo. Esatto, abbiamo veramente tipo messo uno specchio no? Detto tu uomo cosa produci? La nostra è una domanda.
Aggiungiamo un altro livello così eh. Tu fai un accumolo di informazioni e di dati no? È tipo un database.
Tassonomia. Tassonomia.

English

Nature is the archetype of production, yet is subject to our own decisions.
Infertile beings, production less. Nature is the producer and victim. Us, unconditionally dependent on her are the Täter.
And, what are we useful for? Nothing, nothing. Nothing. We can’t do anything ourselves, we ain’t.
We considered the bed, the things we leave on it. We could shift our point of view, collect all these things and insert them in a new context.
Welcome to the humans’ farmer market, got it?
We act on this world without, I don’t know… We are capable of making, but not creating.
Like the plastic bag is the evidence, oh okay, because it’s something that’s actually like doing harm to the environment, yeah yeah because that’s the connection to nature, humans.
Like saying this is the product, Matilde’ product hbcsfnjwbfbj, got it? Matilde’s harm to nature, exactly, this someone’s harm to…
When we wash our faces we could, instead of doing so in the sink, get something and wash them there keeping all residues.
There interferes another element, yeah I know there’s another element… Which element? Water.
All forms of creation.
Plastic, plastic, a plastic panel. Oh like a plastic panel? Yeah, mh? A plastic panel. Isn’t it too much plastic then?
It’s the productive relationship between human and nature. Exactly, it’s just as if we placed a mirror right? And asked: you human, what do you produce? We are asking a question.
This way we’re adding another layer. Isn’t it a collection of information and data? Just like a database.
Taxonomy, taxonomy.