Il Naso

Simbolo di perspicacia (avere naso) ma anche dei suoi limiti (non andare oltre il proprio naso).
Di tutti gli organi di senso, l’olfatto, situato nella cavità nasale, è il più arcaico e quello più strettamente legato
alle nostre origini animali.
Questo significa che i messaggi olfattivi arrivano al cervello completamente, senza deviazioni come per gli altri sensi. Attraverso strutture di trasformazione.
Il primo significato simbolico della funzione del naso è quindi legato all’intuizione, alla capacità di scegliere ciò che è giusto per noi senza l’aiuto della coscienza razionale.
Il termine naso è infatti di origine indoeuropea e deriva forse dal greco “nao” (flusso), che lo mette in relazione con nave (in latino nave(m), dal greco “nâus” ‘nave’, scorrere sulle acque), nausea (dal gr. nausía ‘mal di mare’, disturbo dovuto allo scorrere sulle acque della nave).
Gli scienziati hanno colto diverse occasioni per dare dignità al naso, ai suoi valori simbolici e alla sua relazione
con il sesso.
Infatti, un secondo valore simbolico resiliente nella scultura, ispirato dal libro di Cesare Pavese “Il mestiere di vivere”, è quello dell’interpretazione di Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, che azzardò di trovare nel naso l’organo su cui costruire le sue teorie sulla sessualità.
La sua forma, allungata e prominente, lo colloca tra i principali simboli fallici.
Infatti, il naso simboleggia la sessualità sia maschile che femminile, grazie al movimento dell’aria in entrata e in uscita