SALUTO | CLAC CLAC
BA Visual Communication Project
2021
semester
IL CORPO NON MENTE | “SALUTO”
Video e progetto grafico “clac clac”
Il tema di un nuovo saluto al tempo della pandemia è stato affrontato partendo dalla natura.
Il saluto consiste in una serie di movimenti degli arti superiori (braccia e mani) ispirati retoricamente al comportamento dei granchi. Durante i loro percorsi all’alba, i granchi eseguono traiettorie apparentemente misteriose, caotiche e imprevedibili; tuttavia, un ordine invisibile sembra definire la distanza tra un granchio e i suoi simili e, in un’eventuale incontro ravvicinato, entrambi sollevano e pizzicano l’aria con le chele, prima di sedersi sulla sabbia, allontanarsi o essere travolti da un’onda sulla spiaggia.
Il video è pensato inizialmente come una rappresentazione iconica che descrive lo svolgimento del saluto, tra due persone che si incontrano casualmente su un marciapiede o in strada. Nella location del marciapiede, davanti a uno sfondo architettonico omogeneo e neutro, caratterizzato da ampie e calde piastrelle color terra di Siena, un piano sequenza cattura il saluto (fisso in terza persona e dal punto di vista laterale). Nelle riprese serali utilizzate, il ruolo indessicale della luce è centrale: il gioco e la sovrapposizione delle ombre completano il saluto, permettendo così alle persone di avere un contatto (uno scambio empatico dell’esperienza drammatica della pandemia). Le immagini sono accompagnate da un brano inedito che si lega ritmicamente all’azione, esasperando la solennità del gesto e caricandolo di significato (il saluto è elaborato al rallentatore in postproduzione).
Lo stampato indaga e approfondisce il significato e la comunicazione del saluto; è caratterizzato e arricchito dal passaggio completo alla dimensione dell’indice (16 pagine in formato A5). Alcuni fotogrammi del video e riprese secondarie divengono la base per dodici illustrazioni outline in bianco e nero, che compongono una narrazione. Le illustrazioni restituiscono la particolare percezione della realtà sperimentata durante le fasi più dolorose della pandemia: una realtà limitata, ovattata, appiattita, vuota, surreale. La struttura simmetrica, speculare dello stampato focalizza l’attenzione sulle pagine centrali, che presentano il saluto diviso in tre tempi. L’imprevedibilità che contraddistingue la pittura a china su carta (spessore e direzione del segno) contribuisce a comunicare una traccia della realtà complessa della pandemia.
