Polvere – Per-que-neau? da “Esercizi di Stile”
BA Visual Communication Project
2022
semester
Le microparticelle di sostanze disgregatesi da tutto ciò che è presente nell’ambiente creano la polvere. Generalmente in ambienti chiusi la polvere si genera negli angoli dello spazio e ha una forma irregolare basata sulla sovrapposizione delle particelle.
“Polvere” considera il libro come spazio fisico, in cui la parte interna rappresenta l’angolo di una stanza. I caratteri rappresentati le microparticelle, hanno una grandezza minima leggibile e variano di leading e kerning, in modo da creare grazie alla trasparenza e alla leggerezza della carta la sovrapposizione delle particelle (lettere), e quindi la polvere.
Storia:
Verso le ore 12 (credo) salgo sul bus… Era la linea S…Una linea vecchia… malandata…Salgo con fatica… Il bus è pieno… Non trovo posto…Mi guardo intorno… Rimango in piedi…Non riesco a respirare molto bene… l’aria è secca, quindi mi avvicino a una finestra. Nel tragitto verso la finestra, nell’insieme caotico di voci sovrapposte, sento due signori gridare. Superando la curva un fascio di sole li mette ancora più in risalto, come attori su un palcoscenico: uno dei due ha un collo lungo simile a un dinosauro e uno strano cappello con un cordino antico. La luce mi fa notare tutte le particelle di polvere presenti nell’aria soffocante del bus, motivo per cui non respiravo bene.
Come se la polvere non bastasse si alza anche un polverone di polemiche e accuse. Il tizio dal collo lungo, appena liberatosi un posto vicino ad un anziano, si siede ed è come si disintegrasse tra il cumulo di gente. Io scendo alla fermata seguente. Finalmente riesco a respirare. Poche ore dopo rivedo questo personaggio alla stazione di Gare Saint-Lazare che parlava con un amico credo. Gli indica qualcosa, ma non faccio in tempo a capire cosa. Nello stesso momento passa un treno in corsa, facendo smuovere l’aria. Io starnutisco e non li vedo più.